Giovedì, 19 Gennaio 2017 19:24

Abruzzo: terremoto e maltempo, il quadro nei territori colpiti

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Dopo l'inferno di ieri, l'attenzione oggi si è rivolta al resort a Rigopiano, ai piedi del Gran Sasso, sul versante pescarese, nel territorio comunale di Farindola (Pescara). 

I soccorsi, resi proibitivi dalla valanga che ha travolto l'hotel, sono potuti arrivare solo all'alba: due finora i superstiti, che si trovavano all'esterno della struttura all'arrivo della slavina. Sono stati cacciati ad ora due corpi senza vita. Secondo il sottosegretario alla Protezione Civile della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca, sarebbero state 34 le persone all'interno dell'hotel, tra ospiti e personale. E' una corsa contro il tempo, nella speranza sempre più flebile di trovare superstiti.

Nella scorsa notte sono state registrate più di 80 scosse con un magnitudo uguale o superiore al grado 2 Richter, di cui due con magnitudo 3.5. Nei comuni abruzzesi terremotati e travolti dalla neve - che nei paesi più in altitudine ha raggiunto anche i due metri in accumulo - la notte è trascorsa con difficoltà, come anche la giornata di oggi. Le persone sono accolte principalmente in tensostrutture riscaldate e aperte per l'occasione. In alcuni casi, come a Montereale (L'Aquila), sono stati ripristinati i tendoni già installati dopo i forti terremoti degli scorsi agosto e ottobre.

Le criticità maggiori si registrano proprio nell'alta Valle dell'Aterno, a circa 40 km dall'Aquila [leggi], nei comuni della provincia Montereale, Campotosto [leggi], Capitignano, Cagnano Amiterno, e in diversi comuni ai piedi del Gran Sasso, sul versante teramano, vessato ancora di più dalla neve e dal maltempo. C'è poi la cinta di competenza pescarese, sempre ai piedi della grande catena montuosa, dove come detto l'attenzione è rivolta al farindolese.

Oltre alla vicenda legata al resort di Rigopiano, il bollettino parla finora di un anziano morto a Castel Castagna (Teramo), mentre è stato ritrovato nel pomeriggio un disperso a Campotosto, nell'aquilano, sempre a causa della slavina. Non c'è chiarezza su un altro disperso, sempre ad Ortolano.

E se le province di Teramo e L'Aquila sono gravate da neve e scosse, nelle altre due province di Chieti e Pescara, nelle zone costiere, il maltempo ha ammalorato le strade, il fiume Pescara esondato ieri nella città adriatica è rientrato nei ranghi, ma a causa della neve e del maltempo dei giorni scorsi sono ancora più di 80mila le utenze senza elettricità, in tutte le province, tranne L'Aquila [leggi]. Due anziani sono morti a Brittoli (Pescara), intossicati dal generatore acceso in mancanza di luce elettrica.

Nel capoluogo abruzzese, la città più vicina agli epicentri delle scosse di ieri, la situazione è tesa: gli uffici pubblici saranno chiusi (in tutta la provincia) fino a venerdì, le scuole in città fino a sabato. I centri di accoglienza allestiti dal Comune hanno ospitato nella notte scorsa circa 2mila persone, e non è ancora chiaro qual è l'entità dei danni agli immobili. Vessato anche il centro di Teramo, che nei mesi scorsi ha visto numerosi sgomberi, dove il servizio di trasporto pubblico Tua ha messo a disposizione anche gli autobus per far passare la notte a chi non vuol tornare a casa.

In generale il meteo avverso ancora non ha reso possibile i primi bilanci dei danni delle quattro forti scosse di ieri, sia nei territori vicini all'epicentro che nelle città limitrofe. E' certo tuttavia che, come già successo lo scorso anno, gravi danni sono stati arrecati all'economia delle aree interne appenniniche, che vive principalmente di allevamento [leggi].

Ultima modifica il Giovedì, 07 Settembre 2017 18:24

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