Nuove, clamorose, rivelazioni dell'imprenditore teramano Lupisella, il grande accusatore che, con le sue testimonianze, ha fatto scattare l'inchiesta Redde Rationem su presunte tangenti nei lavori di puntellamento.
La Procura della Repubblica dell'Aquila ha aperto un altro fascicolo sullo stesso filone d'inchiesta, e sta valutando l'attendibilità delle ultime dichiarazioni di Lupisella, che risalgono allo scorso mese di settembre.
A scriverlo è Giampiero Giancarli, su 'Il Centro'.
Ricorderete che l'imprenditore edile teramano, parte offesa in un procedimento su presunte tangenti per affidare i lavori di puntellamento dell’ex prefettura e della chiesa di San Marco, aveva parlato di un vero e proprio sistema di mazzette pagate a vari esponenti politici per ottenere i lavori. Stando a quanto racconta ora, sul libro paga delle imprese c'erano anche un paio di funzionari comunali, un tecnico dei beni ambientali, un ex amministratore municipale, un addetto della protezione civile, un progettista e un tecnico privato.
Lupisella, inoltre, ha indicato almeno una decina di lavori privati di ricostruzione con computi metrici fittizi.
Tecnici, funzionari e amministratori citati dall'imprenditore, al momento, non risultano indagati, ma la sensazione è che molto ci sia ancora da chiarire, nelle prossime settimane. Lupisella, infatti, è considerato attendibile. D'altra parte, non più tardi di qualche settimana fa, il vice sindaco del Comune dell'Aquila, Nicola Trifuoggi, aveva lasciato intendere ulteriori sviluppo nelle inchieste sui cantieri della ricostruzione privata, con 1700 pratiche al vaglio degli inquirenti.