Dopo il successo della giornata inaugurale, è prosegueita ieri al Parco del Castello la prima edizione del 'Festival della Montagna'.
In mattinata c'è stato l'incontro con Agostino Da Polenza, presidente della base di ricerca Cnr Ev K2, e Jacopo Pasotti, fotografo e giornalista scientifico, che hanno discusso di Karakorum, Alpi, Everest e K2. Anche nel pomeriggio si è continuato a parlare di alta montagna con una tavola rotonda sulla storia alpinistica del Gran Sasso. I simposi sono stati inframmezzati dalla magnifica esibizione di Slackline, 'equilibrismi' virtuosi che hanno rapito i tanti che si sono affacciati sul fossato del Castello cinquecentesco.
Ma l'evento cliu della giornata di eri è stato la presentazione del progetto 'Gran Sasso Anno Zero'.
Il festival della montagna è nato sulla spinta entusiasta di associazioni e operatori della montagna che hanno lanciato in marzo un progetto di sviluppo turistico sostenibile del GranSasso, a partire da attività a basso impatto ambientale: free ride, sci alpinismo e di fondo, arrampicata, downhill/mountain bike, snowpark, escursionismo, il parapendio, mountain bike e realizzazione di eventi per la promozione della montagna in estate e in inverno.
A seguito della presentazione pubblica e sull'onda del successo della Spring Session, 'Gran Sasso Anno Zero' ha promosso il 'Festival della Montagna' - organizzato insieme al Comune dell'Aquila con il co-finanziamento della Fondazione Carispaq e il patrocinio di Anci e dell'Università degli studi dell'Aquila -, manifestazione dedicata alla valorizzazione turistica e culturale del Gran Sasso e al valore della montagna per il nostro territorio.
"In questi mesi, tante organizzazioni e nuove forze hanno abbracciato il nostro progetto", ha sottolineato il presidente di GSAO, Federico Bologna. "E' anche grazie a loro che abbiamo potuto organizzare il festival. Ora però c'è da fare un altro passo in avanti: il lavoro di questi mesi non avrebbe alcun senso se le iniziative e le attività che stiamo presentando alla città in questi giorni non trovassero realizzazione nel loro contesto naturale, il Gran Sasso".
Nell'incontro di ieri sera è stato presentato al Centro turistico, al Comune dell'Aquila e agli esponenti di Regione Abruzzo, il dettaglio del progetto dello SnowPark e del Bike Park, che potrebbero essere immediatamente realizzati con pochissime risorse. "Sono attività" ha spiegato Bologna "che porterebbero sulla nostra montagna tantissimi appassionati e praticanti".
Non solo. E' stato anche ribadito che si potrebbero facilmente valorizzare anche altre attività come il parapendio, lo sci alpinismo, l'arrampicata, l'escursionismo, la sentieristica.
"'Gran Sasso Anno Zero' è aperto a tutti - ha spiegato Bologna - operatori della montagna e semplici appassionati che abbiano voglia di condividere un progetto oppure un'idea. Chiediamo il supporto e la partecipazione di tutti: il festival della montagna, unendo tante anime e sensibilità, sta portando al Parco del Castello e sul Gran Sasso tantissima gente, adulti e bambini delle scuole, e sta svelando le tante intelligenze e capacità, la cultura della montagna che permea la nostra città e che spesso, però, dimentichiamo".
"Adesso, siamo all'anno zero", conclude Bologna. "Non possiamo permetterci di perdere il capitale umano e professionale che il festival ha saputo svelare. In questo senso, la collaborazione del Ctgs e del Comune dell'Aquila sarà fondamentale anche nel pensare altri eventi che, durante l'anno, sapranno alimentare la voglia di montagna del territorio. La realizzazione del progetto Gran Sasso Anno Zero, in questo senso, è fondamentale".
Un progetto che punta allo sviluppo sostenibile del Gran Sasso certo, ma che guarda anche al rilancio delle aree interne, dei borghi che vivono un pericoloso spopolamento, che non può che passare attraverso la promozione della nostra montagna.
Tematiche, queste, emerse venerdì sera nell'ambito di un partecipato dibattito che ha visto confrontarsi istituzioni cittadine e regionali, esponenti del Parco Nazionale Gran Sasso della Laga, delle associazioni ambientaliste e tanti operatori della montagna.
Concordi e convinti che il rilancio del Gran Sasso è la grande possibilità del nostro territorio.