Martedì, 29 Novembre 2016 16:21

Appalto call center Inps: appello a emendamento bipartisan per clausola sociale

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"Un emendamento che estenda la clausola sociale prevista per i servizi ad alta densità di manodopera di cui al nuovo codice degli appalti, oltre che agli affidatari dei contratti anche agli eventuali subappaltatori, che hanno sedi operative dislocate nelle zone colpite da calamità, per il personale in esse impiegato". E' l'idea di Fratelli D'Italia dell'Aquila, nei giorni tesi per il call center Transcom (subappaltato a Lavorabile) a causa del nuovo futuro bando dell'assistenza telefonica Inps-Inail-Equitalia.

Come abbiamo raccontato sabato scorso, e come è stato ribadito anche dalla senatrice Stefania Pezzopane e dai sindacati [leggi], la clausola sociale - ossia l'obbligo per chi vince la nuova gara di riassumere i lavoratori del vecchio detentore dell'appalto - sarebbe valido solo per le società titolari dell'appalto, e non per i subappaltatori. Una questione non da poco, considerando che la stragrande maggioranza dei 560 lavoratori e lavoratrici della commessa Inps hanno un contratto con la subappaltatrice Lavorabile. Ci sono state sentenze negli anni scorsi che lasciano spiragli alla clausola sociale anche in questi casi, ma nessuna norma ad oggi lo prevede.

Per questo Fdi chiede l'emendamento: "Facciamo appello ai parlamentari abruzzesi e a tutti i capigruppo di Camera e Senato affinché presentino un emendamento che permetta una modifica all'articolo 50 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 riservata ai territori colpiti da eventi calamitosi riconosciuti dall'Unione Europea come l'Abruzzo, l'Emilia-Romagna e il Centro Italia", spiega Chiara Mancinelli di FdI-An.

"A chi obietta che in questo modo si limiterebbe la libertà d'impresa, rispondiamo che la stessa è sancita dall'articolo 41 della Costituzione che, però, contestualmente stabilisce che la legge dovrebbe reindirizzare l'attività imprenditoriale a fini sociali - sottolinea la Mancinelli - e che la sopravvivenza economica delle zone terremotate è superiore a qualsiasi legge del profitto".

"Occasioni per presentare l'emendamento ce ne sono e anche a breve - dice ancora - come in sede di conversione del decreto legge per le popolazioni colpite dal sisma del 2016, in esame alla Camera dei deputati, oppure alla Legge Finanziaria per il 2017 che da martedì prossimo sarà all'attenzione del Senato".

"La proposta di emendamento dovrebbe preservare la realtà delle unità locali situate nelle zone oggetto di calamità, e permettere all'aggiudicatario dei servizi ad alta densità di manodopera di accedere alle misure di sostegno previste dalla particolare legislazione vigente nei luoghi descritti", conclude Mancinelli. (m. fo.)

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