"Carissime cittadine e carissimi cittadini di L’Aquila, in rappresentanza della Commissione “Oltre il MUSP” di Sassa vi scrivo per evidenziare e condividere una latitanza istituzionale nel settore della ricostruzione scolastica post sisma lunga ormai un lustro".
Si apre con queste parole la lettera aperta che 'Oltre il Musp' - a firma di Silvia Frezza, docente della scuola di Sassa - ha inviato alla città, dopo mesi di battaglie inascoltate. "Subito dopo il terremoto parve che gli stessi politici comprendessero immediatamente l’importanza di occuparsi di quest’aspetto, perché solo così si sarebbe potuto convincere le famiglie a tornare a L’Aquila. Ricordo le numerose e affollate riunioni sotto le tende, col personale della scuola che cercava disperatamente di risollevare le sorti logistiche e materiali (per quelle spirituali ci stiamo ancora attrezzando!) di una vasta utenza scolastica, ma già da allora, osservando attentamente l’atteggiamento superficiale e a volte spocchioso degli amministratori presenti, potevamo presagire quello che poi puntualmente sarebbe accaduto".
La Commissione denuncia che nessuno - a L'Aquila - si sta occupando del tema 'Scuola'. Nessuno ne parla. "Nessun edificio scolastico è stato ricostruito; sono ancora aperti 36 MUSP (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio); nessuno è rientrato in un edificio in muratura; gli amministratori sbandierano cifre fantasma e progetti che sappiamo inesistenti, tirando evidentemente ad allungare i tempi all’infinito … vogliono forse prenderci per stanchezza? Vogliono forse arrivare alle elezioni regionali?".
Nel cratere, dopo il sisma del 6 aprile, sono nati comitati, associazioni, commissioni per discutere di beni comuni e, soprattutto, di scuola e diritto allo studio. Gli insegnanti e le insegnanti hanno sostenuto contesti 'pericolanti', se possibile hanno raddoppiato gli sforzi e le presenze per sostenere, limitare il disagio, dare un esempio di resilienza. Hanno creduto alla ri-costruzione di persone e cose. Sono state punto di riferimento per tante famiglie, per tanti studenti e studentesse. Ora, chiedono di essere finalmente ascoltati.
"Prima di Natale una troupe di Presa Diretta ha chiesto la disponibilità a noi insegnanti della Scuola di Sassa, nota frazione di L’Aquila, di partecipare ad un servizio sulla situazione delle scuole nella nostra città. Caspita, abbiamo commentato, ora sì che qualcosa si muoverà: una voce così autorevole come quella di Iacona avrà ascolto, farà provare vergogna a coloro che ancora non hanno iniziato a preoccuparsi della ricostruzione scolastica. Finalmente un servizio sulla SCUOLA; finalmente qualcuno ha compreso la causa di tanti trasferimenti familiari; finalmente ci si interroga sul disagio giovanile che passa anche attraverso una realtà scolastica compromessa sia nella localizzazione che nelle strutture provvisorie; finalmente qualcuno sottolineerà lo sforzo di insegnanti e famiglie per ri-creare spazi vivibili di aggregazione giovanile, in barba all’incompetenza e all’insensibilità degli amministratori che a distanza di 5 anni ancora non riescono, tra l’altro, a concedere ai nostri giovani studenti uno spazio chiesto a gran voce.. salvo poi accusarli di occupare spazi dismessi e abbandonati dove poter finalmente incontrarsi, organizzarsi, confrontarsi … vivere insieme".
E invece. "Ci siamo organizzate, abbiamo chiesto cambi di turno, autorizzazioni ai genitori per le riprese dei bambini e delle bambine; abbiamo fatto visitare i nostri MUSP e l’ex scuola classificata E; abbiamo parlato a lungo spiegando le nostre ragioni ed evidenziando il nostro rammarico per i soldi della ricostruzione scolastica spesi male e altrove; li abbiamo invitati, nel pomeriggio, all’assemblea cittadina della Commissione “Oltre il MUSP” che agisce sul territorio di Sassa per la ricostruzione di un nuovo edificio scolastico. Erano presenti amministratori del Comune e della Provincia: tutti molto disponibili, come da 5 anni a questa parte, ad ascoltare e a proporsi come persone in grado, non dico di risolvere (!) ma almeno di affrontare il tema scuola. Ebbene, lunedì 3 febbraio, nella puntata dedicata parzialmente alla nostra città, è passato anche questo, nell’indifferenza più totale per il reale problema scolastico a L’Aquila: non hanno trasmesso neanche una parola, neanche un’immagine, neanche il racconto del nostro impegno per la ricostruzione della nostra scuola sul nostro territorio di Sassa… solo la cifra impressionante della perdita di centinaia di iscrizioni nelle scuole del cratere, e soprattutto di L’Aquila".
La Commissione 'Oltre il Musp' pone da tempo delle domande che meriterebbero risposte concrete: "Ma possibile che non si capisce che il problema è proprio lì, nell’essere costretti a portar via figli e figlie verso contesti più vivibili e realtà più accettabili? Ma possibile che non si capisce che bisogna ascoltare i/le giovani e chi con loro lavora quotidianamente per affrontare e magari risolvere qualche problema di una vita da ri-costruire?"
NewsTown, nel mese di dicembre 2013, ha collaborato con ActionAid alla organizzazione di un incontro molto partecipato, al Ridotto del Teatro Comunale. "L'Aquila del futuro. Quale prospettiva per le scuole del cratere", ci siamo domandati. Sul palco, tra gli altri, l'assessore alle Opere pubbliche del Comune dell'Aquila, Alfredo Moroni, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo e il segretario generale della Presidenza della Regione Abruzzo, Antonio Morgante. In quell'occasione, vennero assunti degli impegni. Anche per la ricostruzione della scuola di Sassa.
Vi riproponiamo le interviste realizzate per presentare l'incontro, con l'impegno di tornare sull'argomento. E sulle promesse, che andranno rispettate.
Leggi l'intervista ad Alfredo Moroni