Giovedì, 12 Giugno 2014 19:50

Ricostruzione scuole: in cinque anni, un solo progetto esecutivo

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Sono passati cinque anni, un mese, sette giorni e - nel cratere sismico - 6000 tra ragazzi e ragazze stanno concludendo l'anno scolastico nei 36 Musp (Moduli ad uso scolastico provvisorio) allestiti nei mesi che seguirono il terremoto. Strutture moderne e costruite in breve tempo per permettere agli studenti di tornare in aula nell’autunno del 2009, ma che evidenziano tutte le criticità di soluzioni assolutamente precarie e inadatte alla formazione di ragazzi e ragazze che rappresentano il futuro del nostro territorio.

Per questo, la ricostruzione delle scuole doveva essere attività prioritaria e fondamentale dell'amministrazione attiva. Al contrario, ad oggi non c'è alcuna prospettiva chiara per il futuro: infatti, è stato istruito un solo progetto esecutivo. Per i lavori di demolizione e ricostruzione della Scuola Primaria 'Mariele Ventre' di Pettino. Uno soltanto.

Si evince dalla risposta scritta presentata in Consiglio comunale dall'assessore competente, Alfredo Moroni, ad una interrogazione depositata - il maggio scorso - dal consigliere comunale d'opposizione, Ettore Di Cesare. E non è una questione di fondi che mancano.

Come scriviamo dal dicembre scorso, i soldi per la ricostruzione delle scuole sono in cassa, disponibili da almeno un anno: 19milioni stralciati da fondi non ancora destinati che erano stati stanziati con delibera Cipe numero 43 del 2010, ulteriori 6milioni e 384mila euro arrivati dalla 'Legge Mancia' e altri 6milioni e 400mila euro dalla delibera Cipe numero 135. Sommandoli ai 12milioni previsti dal discusso Piano Scuole della Regione Abruzzo, il conto è presto fatto: 44milioni di euro. E praticamente tutti di cassa, confermò Paolo Aielli a NewsTown già sei mesi fa: i 12milioni del Piano Scuole e i 19milioni della delibera 43 sono depositati sul conto dell'Usra alla Banca d'Italia. I 6milioni e 400mila euro della Legge Mancia, invece, sono allocati al Provveditorato alle Opere pubbliche. Infine, i 6milioni e 400mila della delibera 135 "verranno trasferiti al nostro ufficio nei prossimi giorni", sottolineò il titolare dell'Usra. Dunque, a dicembre 2013, c'erano 37milioni e mezzo di cassa.

Il nodo sta tutto intorno alla governance della ricostruzione. Non è un mistero che l'atmosfera tra l'amministrazione attiva e l'Ufficio speciale di Paolo Aielli sia assai tesa. Nei giorni scorsi, l'assessore Pietro Di Stefano ha diramato una nota durissima per chiedere un intervento del Governo che faccia finalmente chiarezza "sui poteri e sul ruolo autoattribuito dall'Usra". E a quanto pare, l'amministrazione starebbe pressando l'esecutivo per ridimensionare l'influenza dell'ufficio di Aielli.

La questione delle scuole rende evidente lo scontro che si sta consumando. Alfredo Moroni l'aveva già spiegato a NewsTown e ha inteso ribadirlo dinanzi all'assise consiliare, rispondendo all'interrogazione di Ettore Di Cesare: "Il problema è che l'Usra trasferisce i soldi solo quando il progetto preliminare viene reso esecutivo per l'istruzione delle gare d'appalto. Tra l'altro, l'Usra sostiene di dover entrare nel merito del progetto se si spende più di una certa cifra al metro quadro. Abbiamo trovato l'accordo per un costo standard pari a 1900euro a metro quadro, salvo casi eccezionali. Inoltre, l'Ufficio entra anche nel merito della realizzazione del progetto, se si approvano superfici funzionali superiori al pre-sisma. Come ci richiede, però, l'Ufficio scolastico regionale che, giustamente, vuole che i progetti siano adeguati alle nuove normative che prevedono, ad esempio, spazi obbligatori oltre alle aule".

In altre parole - a sentire Moroni - l’Ufficio speciale avrebbe prima chiesto i soli progetti preliminari delle opere da appaltare, avrebbe poi alzato il tiro con la redazione di una progettazione esecutiva, infine ha richiesto verifiche tecniche che non sarebbero di sua competenza. Ecco spiegato il ritardo nei lavori di ricostruzione. Il problema sarebbe l'interpretazione del decreto 48. Stando all'amministrazione attiva, l'Usra dovrebbe immediatamente trasferire i fondi destinati alla ricostruzione delle scuole perché di competenza esclusiva del Comune. Ed infatti, il sindaco Cialente e l’assessore Moroni hanno già scritto tempo fa al sottosegretario Giovanni Legnini e al capo del Diset (Dipartimento dello Sviluppo delle Economie Territoriali) Aldo Mancurti per chiedere che i soldi venissero resi immediatamente disponibili.

Non la pensa affatto così, però, il titolare dell'Ufficio speciale Paolo Aielli: "Non è un mistero che i soldi siano nelle casse dell'Ufficio speciale", ha spiegato in una intervista a NewsTown dell'aprile scorso. "Quando i progetti saranno esecutivi, il giorno prima della pubblicazione dei bandi per l'affidamento dei lavori trasferiremo i fondi al Comune dell'Aquila. Non prima. Evidentemente, Moroni non conosce questo tipo di pratiche. Eppure, ne discutiamo da mesi: probabilmente, rilascia certe dichiarazioni per giustificare la sua posizione. Appena i progetti saranno esecutivi e verrà istruito il bando, trasferiremo i soldi. Anche perché - l'affondo di Aielli - abbiamo già trasferito a Moroni 22milioni di euro per altre iniziative pubbliche, non legate alla ricostruzione delle scuole, e ad oggi non è stato speso neppure un euro".

Insomma, Aielli non è più disponibile a trasferire fondi al Comune dell'Aquila se non dinanzi a progetti esecutivi, con l'istruzione delle gare d'appalto. Una ingerenza insopportabile per l'amministrazione attiva. E in Consiglio comunale, Moroni ha ribadito - ancora - come Aielli sia stato "incaricato dal Sindaco Cialente, pertanto è parte integrante del Comune dell'Aquila. Così, non può avocare a sé poteri che non ha". Poi ha sottolineato come sia complicato, per l'amministrazione, persino istruire i preliminari per la realizzazione dei progetti perché "abbiamo avuto delle difficoltà anche ad avere poche migliaia di euro dall'Ufficio speciale per pagare le prestazioni offerte dai professionisti che hanno provveduto alle modalità preliminari di istruzione dei progetti".

Incalzato dal consigliere Di Cesare però, che ha domandato se l'amministrazione abbia formalmente chiesto all'Ufficio speciale di avere i soldi per le prestazioni dei professionisti chiamati a redigere i progetti, l'assessore Moroni non ha risposto. Evidentemente, si tratta di una questione politica ancor prima che di metodo. A farne le spese, sono i ragazzi e le ragazze dell'Aquila che - anche l'anno prossimo, e chissà per quanti anni ancora - saranno costretti a frequentare la scuola nei moduli provvisori.

 

A che punto siamo?

Entrando nel merito dell'interrogazione presentata da Di Cesare, l'assessore Moroni - chiarita la natura degli interventi di manutenzione straordinaria che riguardano la scuola primaria di Preturo, la scuola dell'infanzia e l'asilo nido '1° maggio' di Pile, la scuola dell'infanzia e primaria di Paganica e la scuola media Patini di Pettino, per un totale di 565mila euro - ha confermato che con la prima tranche di finanziamenti della delibera Cipe, pari a 12 milioni, ad oggi è strato istruito un solo progetto esecutivo per la demolizione e ricostruzione della 'Mariele Ventre' di Pettino. Progetto che è in fase di tramissione alla Centrale Unica di Committenza.

Per i progetti di demolizione e ricostruzione della scuola primaria di Coppito e della Scuola dell'Infanzia di San Sisto, invece, non è stato ancora redatto un progetto esecutivo. Addirittura, per la costruzione di un edificio scolastico da adibire a scuola elementare ad Arischia siamo ancora ad una fase preliminare.

Con i 6milioni e 400mila euro messi a disposizione con la Legge Mancia, e che dovrebbero servire alla ristrutturazione della scuola dell'infanzia di San Giovanni Bosco (350mila euro), dell’infanzia di Roio Colle (circa 280mila euro), dell’infanzia e della primaria di Pianola (oltre 1milione), della primaria di Santa Barbara (oltre 1milione), dell’asilo nido di viale Duca degli Abruzzi (circa 2milioni), l'amministrazione è invece in attesa dell'erogazione dei fondi per l'affidamento delle progettazioni. Fondi che - come detto - Aielli non intende proprio trasferire se prima non si saranno istruiti i progetti esecutivi. Vicolo cieco, dunque. E ancora: i lavori per la primaria di Bagno Grande (oltre 1 milione) e di Sant’Elia (circa 900mila euro), oltre che della scuola primaria e d'infanzia con relativa palestra in Viale Giovanni XXIII (oltre 850mila euro), sono ancora in fase progettuale.

Dunque, la promessa di Moroni - "entro la fine del 2014, partiranno lavori per un totale di quasi 19milioni di euro" - non verrà probabilment mantenuta. E non c'è alcun cronoprogramma certo per la ricostruzione delle scuole della città dell'Aquila. A domanda del consigliere Di Cesare, infatti, l'amministrazione attiva ha risposto che "ad oggi, gli interventi già ascritti a specifi finanziamenti, sono ad essi legati anche per quanto attiene alle tempistiche di realizzazione, come risulta chiaro anche da quanto esposto". Inoltre, "le priorità di esecuzione delle opere nell'ambito della medesima fonte di finanziamento si intendono adottate sulla base di indicazioni di volta in volta fornite ai tecnici da parte dell'Assessore alla Ricostruzione, nonché da parte del Sindaco, sulla base di criteri diversi, legati alle dimensioni del bacino di utenza, a specificità territoriali e a considerazioni di natura locale".

 

Ultima modifica il Venerdì, 13 Giugno 2014 17:06

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