Martedì, 01 Settembre 2015 20:09

L'Aquila: l'elezione dei consigli di quartiere, tra "partecipazione" e criticità

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Uno strumento per implementare "la partecipazione alla vita della città". Si possono riassumere così le parole del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, che nell'aula consiliare del capoluogo abruzzese ha presentato i Consigli territoriali di partecipazione, una sorta di consigli di quartiere: un nuovo organo voluto dalla giunta, e che richiama fortemente quelle che una volta erano le dodici circoscrizioni del vastissimo territorio comunale.

Le elezioni dei consigli si terranno l'11 ottobre, ma sarà possibile candidarsi nella propria circoscrizione di residenza dal 6 al 12 settembre prossimi. Oggi, inoltre, sono stati anche estratti i membri della commissione speciale che presiederà alla tornata elettorale e i referenti per ogni territorio, che raccoglieranno le candidature nei prossimi giorni.

"Dopo il terremoto sono proliferate le associazioni e i movimenti - ha affermato Cialente a NewsTown - io li chiamo movimenti carsici, perché emergono in momenti critici della città, come dopo un sisma, ma poi rientrano al di sotto della terra. Dell'esperienza post-sisma è rimasto solo il 3e32, ma non basta". Per il primo cittadino, la partecipazione proattiva della cittadinanza rappresenta sempre un "momento di ricchezza, anche quando sono stato di fronte a un'opposizione antagonista nei miei confronti". Il Sindaco poi ha rivendicato gli strumenti di partecipazione messi in campo nella sua seconda legislatura, dalle assemblee dell'assessorato alla Partecipazione al bilancio partecipato (dove "non è andata tanto bene"), senza dimenticare l'Urban center, che integra l'istituto di urbanistica e le associazioni della città.

Perché ricreare strutture simili ai defunti consigli di circoscrizione? Secondo Cialente le motivazioni sono tante: coadiuvare i consigli comunali sul territorio, condividere la progettualità dell'importante nuovo piano regolatore, far emergere voci e suggerimenti sugli "importanti investimenti" che l'amministrazione intende mettere in campo nei prossimi mesi, per quanto riguarda i lavori pubblici e infrastrutturali. Ma  l'obiettivo è anche e soprattutto politico: contribuire cioè a creare la nuova classe dirigente dell'Aquila. Per questo, come abbiamo sottolineato più volte [leggi l'articolo], metà dei 144 eletti nelle dodici circoscrizioni dovrà avere sotto i 28 anni. Ci sarà una lista unica per ogni territorio e sarà eletto presidente il consigliere più votato.

Le criticità. Quel che è certo è che l'istituzione e l'indizione delle elezioni per i consigli territoriali di partecipazione è stata quasi un tutt'uno. Poco tempo per candidarsi, considerato il mese di agosto di mezzo, e poca pubblicizzazione dei dettagli dell'iniziativa, inizialmente prevista per i primi di settembre e successivamente posticipata a ottobre. Così, oggi, nell'aula consiliare si sono ritrovati soprattutto giovani già attivi nella vita pubblica del capoluogo, corteggiati (o convocati) qua e là da assessori comunali o consiglieri, di maggioranza e di opposizione.

Anche il regolamento non è chiaro in tutti i suoi punti. Viene detto, per esempio, che per si possono candidare "da 3 a 6" persone per le fasce previste (di età e genere)" ma non esiste, come è stato ribadito oggi, un limite massimo di candidature. Ci sarà piuttosto il problema contrario, visto il sostanziale torpore con cui la città sta reagendo all'iniziativa della giunta comunale. Un'ignoranza cui ha cercato di rimediare l'assessora alla Cultura Betty Leone, intervenuta nel corso dell'incontro per "chiedere che vengano fatte assemblee nelle frazioni prima della presentazione delle candidature". Una proposta che difficilmente potrà concretizzarsi, considerando che mancano meno di due settimane alla chiusura delle liste.

La criticità maggiore, sottolineata anche da un giovane intervenuto, riguarda l'appartenenza territoriale dei candidati: ci si può candidare infatti solo nella propria circoscrizione di residenza, ma come sappiamo all'Aquila residenza e territorio nel quale si vive e ci si relaziona spesso non coincidono. Ad esempio, se un candidato vive a Sassa da sei anni, e sa che continuerà a vivere a Sassa - e per questo vuole influire alla vita pubblica della sua frazione - ma prima del terremoto era residente all'Aquila centro, dovrà candidarsi all'Aquila centro. Certo, si tratta di una sperimentazione, che si spera si possa affinare per il futuro, anche perché la carica di questi primi consigli durerà solo un anno e mezzo, fino alla fine della legislatura (primavera 2017).

L'estrazione di commissione e referenti territoriali. Lo staff che ha lavorato e lavorerà alle elezioni, composto dai dipedenti comunali Angela Spera, Fabrizio Caporale e Dino Nardecchia, ha provveduto a estrarre a sorte i componenti della commissione speciale che valuterà l'esito delle votazioni, e di due referenti per circoscrizione che fungeranno da ricettori delle proposte di candidature. L'elenco degli estratti è stato attinto dal'albo dei volontari istituito lo scorso marzo dal Comune. Un albo ad oggi insufficiente, perché nutrito di 79 volontari, numero al di sotto dei 90 necessari (5 per ognuno dei 18 seggi) per presiedere ai seggi l'11 ottobre. Saranno riaperti nei prossimi giorni i termini per la ricerca di nuovi volontari. La commissione speciale sarà composta da Fulvio Angelini (presidente), Walter Pietrosante, Alice Passerini, Silvana De Paolis e Cristina Pellegrini. I referenti circoscrizionali sono Valentina Ferrari e Fabiana Costanzi (L'Aquila centro); Laura Palumbo e Anna Fatigati (Roio); Innocenzo Spera e Sabatino Galgani (Sassa); Domenico Bonanni e Riccardo Troiani (Preturo); Maria Cristina Biancadoro e Stefano D'Ignazio (Coppito-Pettino); Alexandra Mirella D'Ascenzo e Domenico Colageo (Arischia); Carlo Augusto Gatti ed Emanuela Bruschi (Santa Barbara-Pile); Stefania Mannucci e Giuseppe Di Stefano (Torrione); Sara Cecala e Andrea Antonacci (Paganica-San Gregorio); Rosanna Scimia e Flavio Cinque (Camarda); Chiara De Paolis e Giuseppe Bucci (Bagno); Daniele Mingroni e Sara Bologna (Torretta-Gignano-Sant'Elia).

Cosa c'entra la politica. Erano presenti oggi diversi volti più o meno noti dell'attivismo pubblico giovanile aquilano, dai giovani del Partito Democratico a quelli vicini ad alcuni consiglieri di centrodestra, passando per esponenti dell'associazionismo. L'istituzione dei nuovi organi è stata fortemente voluta da Cialente, e vedrà consigli con poteri esclusivamente consultivi, ma con una vocazione di radicamento territoriale. Come questo giornale ha sottolineato nel luglio scorso, leggendo in termini di strategie pre-elettorali, sarà un'ottima arena dove far crescere e conoscere candidati anche perché, come è noto, le elezioni all'Aquila si vincono nelle frazioni. Inoltre, con una crisi profonda in corso in seno alla maggioranza di Cialente, sarà indicativo notare chi si candiderà contro chi. Lo ripetiamo, non ci saranno liste di questo o quel partito - ma saranno dodici elenchi, uno per ogni territorio - ma molti consiglieri daranno le proprie "indicazioni di voto" o si spingeranno a fare campagna elettorale. Come è normale che sia.

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Settembre 2015 17:32

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