Giampaolo De Rubeis non è più il presidente dell'Unione Rugby L'Aquila.
La notizia - anticipata, nei giorni scorsi, da alcuni giornali locali, tra cui NewsTown - è ora ufficiale.
De Rubeis, in una nota, comunica infatti che le dimissioni, depositate il 30 novembre, lo scorso 28 dicembre sono state ratificate anche dal consiglio di amministrazione della società, nata l'estate scorsa dalla "fusione" di Polisportiva, Gran Sasso Rugby, Vecchie Fiamme e L'Aquila Neroverde, con la benedizione e il sostegno del'amministrazione comunale.
De Rubeis nega che la sua decisione sia dipesa dalla situazione economico-finanziaria del club - tutt'altro che rosea malgrado i proclami e gli annunci fatti l'estate scorsa alla vigilia del campionato - anche se ammette che finora c'è stato "uno scarso apporto economico da parte dell'imprenditoria del territorio".
Ad aver pesato, scrive De Rubeis, sono soprattutto "divergenze di vedute, da parte delle società socie, circa il funzionamento dell'Unione, che si sarebbe dovuta attuare mediante la cessione delle varie attività in seno a ciascuna, per il tramite di patti parasociali indispensabili alla stabilizzazione della nuova società".
"Un clima di incertezza" prosegue la nota, che non è mai venuto meno e che "ha portato, di fatto, alla difficoltà tecnico-amministrativa di svolgere al meglio e coerentemente con le varie normative vigenti la gestione della neonata società Unione Rugby L'Aquila".
La società, che attualmente è settima in classifica nel girone 3 del campionato nazionale di serie A, con 17 punti e un bilancio di 3 vittorie e 4 sconfitte, ha comunicato che il nuovo presidente sarà Pierfrancesco Anibaldi.
La nota completa di De Rubeis
Come ormai reso noto dalla stampa, le mie dimissioni da Presidente del Cds dell'Unione Rugby L'Aquila sono state presentate lo scorso 30 novembre ed accettate dall'assemblea delle Società fondatrici dell'URL il 28 dicembre u.s.
Mi corre tuttavia l'obbligo di precisare, in riferimento alle recenti notizie pubblicate, che le mie dimissioni, al contrario di quanto affermato e, segnatamente, che sarebbero dipese unicamente da difficoltà economiche, in realtà traggono origine da motivazioni differenti.
Più specificamente, nonostante un innegabile scarso apporto economico da parte dell'imprenditoria del territorio, ci tengo a sottolineare, con soddisfazione, che sino alla data delle mie dimissioni la società ha onorato tutti gli impegni economici programmati ad inizio di stagione, soprattutto grazie al supporto dei tanti appassionati che hanno contribuito con un'importante sottoscrizione di abbonamenti.
Il motivo delle mie dimissioni risiede nelle divergenze di vedute, da parte delle società socie, circa il funzionamento dell'Unione, che si sarebbe dovuta attuare mediante la cessione delle varie attività in seno a ciascuna, per il tramite di patti parasociali indispensabili alla stabilizzazione della nuova società; attuazione che, tuttavia, alla data delle mie dimissioni, risultava ancora in discussione tra i soci fondatori, e a tutt'oggi non ancora risolta.
Il protrarsi del clima di incertezza, ha portato, di fatto, alla difficoltà tecnico-amministrativa di svolgere al meglio e coerentemente con le varie normative vigenti la gestione della neonata società Unione Rugby L'Aquila.
Tanto premesso, desidero ringraziare sentitamente il Cda che in questi mesi mi ha supportato, e certamente l'amministratore delegato Caporale, tutti i collaboratori dei vari settori e, in modo particolare, tutti i tecnici e gli atleti dal mini rugby alla serie A, che, con impegno, determinazione e passione, stanno portando avanti con onore il rugby nella nostra città.
Desidero altresì ringraziare la stampa per le notizie oggettive che ha sempre dato, infine il mio profondo ringraziamento va ai tanti, tra amici e sostenitori, che mi hanno incoraggiato e dimostrato stima nei mesi della mia Presidenza.
Continuerò, comunque, a sostenere e a stare vicino all'Unione da appassionato come sono stato da sempre.