Mercoledì, 20 Luglio 2016 19:52

Che fine ha fatto 'Live App'? Breve vita dell'applicazione finanziata con soldi pubblici

di 

Era stata presentata alla fine di ottobre 2014, poco meno di due anni fa, con un grande evento organizzato all'Auditorium del Parco, tra coriandoli in volo, ospiti eleganti, rappresentanti istituzionali, e tanto di countdown per il lancio online.

Live App, l'applicazione per smartphone ideata dall'associazione Live Different e sostenuta da Regione Abruzzo, Assessorato alle Politiche giovanili del Comune dell'Aquila e Agenzia regionale per il Diritto allo Studio Universitario (Adsu), è un ricordo.

Eh sì: già qualche settimana fa, era impossibile trovarla sullo store di Apple. Ora, non si può più scaricare neppure su Android. Poco male, in realtà l'applicazione non era aggiornata da tempo: tristemente vuota la pagina 'Eventi', per dire, e statiche le altre pagine che rimandavano, semplicemente, a siti esterni, dove consultare i film in programmazione alla multisala Movieplex o gli orari (vecchi) degli autobus Ama che, nel frattempo, si è dotata di un'altra app.

Poco male, dicevamo. Se non fosse che la app è stata finanziata, per lo più, con soldi pubblici, e tanti: 20mila euro dal Comune dell'Aquila, 20mila euro dall'Adsu, poco più di mille euro da Asm e Ama, ad aggiungersi a risorse private, tra gli altri di alcuni commercianti aquilani che avevano creduto nel progetto.

A dire il vero, a L'Aquila, una presentazione come quella di Live App, non si era mai vista. Pareva di trovarsi a Cupertino, più che al Parco del Castello, tra una 'bollicina' e un piatto di prodotti tipici tradizionali. Eppure, il disinvolto utilizzo di fondi pubblici un poco di amaro, in bocca, l'ha lasciato. Anche perché, in molti avevano sottolineato come la app fosse 'poco utile', troppo statica, anche a fronte di altre esperienze che erano già maturate in città, e senza alcun sostegno economico. Pure NewsTown, aveva sollevato qualche dubbio e, di risposta, si era ritrovata fuori dalla lista dei media aquilani.

Non ce la siamo mai presa.

Il presidente di Live Different e ispiratore del progetto, Stefano Paponetti, un paio di mesi dopo il lancio della app, organizzò una conferenza stampa per rispondere, tra l'altro, a chi si interrogava sui costi troppo alti del progetto. "I circa trenta associati di Live Different si impegnano tutto il giorno", aveva spiegato. "Evidenzio poi che i costi di promozione del progetto sono dieci volte di più rispetto alla realizzazione tecnica. Live App è tutto il progetto, che comprende aspetti complessi e molteplici".

Talmente complessi che, forse, la città non li ha compresi fino in fondo. Paponetti aveva poi illustrato i dati, più che lusinghieri, sui download della app a 60 giorni dal lancio, ma mai sono stati forniti i flussi di utilizzo dell'applicazione che, come detto, già dopo qualche giorno appariva statica e assai poco aggiornata.

Peccato.

Peccato sia svanito il grande entusiasmo che si respirava intorno al progetto, anche questo piuttosto anomalo, in città.

Ultima modifica il Giovedì, 21 Luglio 2016 12:07

Articoli correlati (da tag)

Chiudi