Il romanzo sulle mense universitarie all'Aquila non sembra avere una fine. Dopo la crisi, scoppiata alcune settimane fa, sul rinnovo del servizio di mensa nei poli e nello studentato del capoluogo abruzzese, negli ultimi giorni si sono aggiunti nuovi capitoli e ribaltoni.
Il consiglio della Regione Abruzzo - competente per l'argomento in quanto l'agenzia per il diritto allo studio universitario (Adsu) è un ente regionale - aveva rassicurato il 16 dicembre scorso riguardo la prosecuzione del servizio, tranquillizzando studenti e lavoratrici a servizio delle mense. Ieri, la doccia fredda: Slem, la società che gestisce il servizio, ha rifiutato la proposta di proroga per i prossimi tre mesi, in quanto "antieconomica".
Oggi, l'ennesimo colpo di scena, con l'Adsu che sarebbe in procinto di risolvere la situazione, attraverso il meccanismo del cottimo fiduciario. Secondo quanto si apprende, infatti, è stato convocato oggi un consiglio d'amministrazione "straordinario e urgente", durante il quale è stato mandato, attraverso un'ordinanza dirigenziale, di procedere all'affidamento temporaneo del servizio di mensa con il meccanismo del cottimo fiduciario. Quest'ultimo riguarda la modalità di acquisizione di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione, rientrante tra le cosiddette procedure in economia, ossia semplificate rispetto alle procedure ordinarie in relazione al modesto valore del contratto o all'urgenza di provvedere al servizio.
E sarebbero proprio gli "estremi dell'urgenza e dell'indifferibilità" i fattori sui quali avrebbe fatto leva l'Agenzia per ricorrere all'istituto giuridico, nel tentativo di proseguire il servizio alle stesse condizioni precedenti. L'affidamento con il cottimo non potrà superare la cifra di circa 210mila euro, equivalenti a circa 40mila pasti. Dunque, potrà durare al massimo due mesi, dopo i quali, secondo quanto ha affermato il presidente Francesco D'Ascanio stamane a margine di una conferenza stampa, "si procederà con una proroga per l'impresa che ha svolto il servizio temporaneamente".
L'agenzia regionale, insomma, ha accolto quanto richiesto negli ultimi giorni da Stefano Palumbo (consigliere comunale) ed Emanuela Di Giovambattista (assessora della giunta Cialente), che in un comunicato stampa avevano valutato la "urgenza" e la "necessarietà" del servizio mensa, soprattutto per studenti e studentesse della residenza Campomizzi.
Il cottimo fiduciario potrebbe essere una soluzione celere ed efficace per studenti e lavoratrici del servizio mensa, a patto che - con la scusa dell'emergenza - non si proceda con proroghe infinite, in assenza di gara di affidamento definitivo. Un "vizietto" di alcuni amministratori pubblici, presente talvolta anche sul territorio aquilano, come abbiamo sottolineato più volte, con l'inchiesta sui pasti ospedalieri o l'approfondimento sul servizio di mensa nelle scuole della città.
Sempre secondo quanto ha affermato D'Ascanio, l'invito alla gara temporanea, che vedrà la partecipazione di cinque imprese, scadrà il prossimo 10 gennaio.