Giovedì, 26 Dicembre 2013 14:51

Un anno con il rugby aquilano. Il 2013, tra luci e ombre

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Sebbene manchino ancora pochi giorni alla notte di fine anno, il 2013 del rugby aquilano è pressoché terminato. I campionati maschili, dalla A alla C, riprenderanno infatti il 2 febbraio, dopo uno stop lungo tutto il mese di gennaio. Al contrario, la Serie A femminile tornerà in campo già dal prossimo 12 gennaio.

E' stato un 2013 di soddisfazioni e delusioni per il movimento della palla ovale aquilana, segnato dalla retrocessione dell'Aquila Rugby, dalla promozione della Gran Sasso e dall'inarrestabile attività di tante altre società, che coinvolgono ogni giorno decine di appassionati.

E' sempre difficile raccontare L'Aquila Rugby. I neroverdi, negli ultimi anni sempre naviganti nella parte bassa della massima serie, sono retrocessi nello spareggio di maggio contro Crociati Parma. L'Aquila è dunque ripartita a ottobre dalla Serie A, dove domina incontrastata il girone A con otto punti sul Pro Recco secondo in graduatoria. Miglior difesa e secondo miglior attacco sono solo due degli indicatori positivi della stagione 2013-2014 dei neroverdi (nella foto a sinistra, la sfida con Colorno), che dopo tante stagioni finalmente giocano un rugby che piace al pubblico, ultimamente disilluso, del "Fattori". Il responsabile dell'area tecnica Mauro Zaffiri ha lanciato la sfida durante la scorsa estate: è stato chiamato ad allenare Nanni Raineri, vecchia conoscenza dell'Italrugby, coach alla prima esperienza in Italia. L'ex apertura di Colleferro ha accettato una sfida che gli sta dando ragione: il gioco è brillante e divertente, anche grazie ad innesti di qualità, come alcuni giovani promettenti provenienti dall'Accademia FIR e qualche straniero. Certo, non si può dire che Zaffiri abbia puntato sugli aquilani come aveva promesso all'inizio dell'estate, ma non è detto che fosse quella la strada giusta. E, comunque, fino a quando i risultati parleranno chiaro e il gioco sarà divertente, quella sarà la strada giusta.

aqrugby 2013Se la parte tecnica dell'Aquila Rugby va a gonfie vele, non si può dire lo stesso per gli aspetti societari. Da anni il glorioso sodalizio neroverde ci ha abituato a travagli economici di non poco conto. Quest'anno non si fa eccezione. In estate il direttore generale Massimiliano Placidi è stato sostituito dal tributarista e presidente dell'Asm Luigi Fabiani,  di area Pd e uomo vicino al sindaco Massimo Cialente. E' cambiato anche il presidente: Augusto Iovenitti ha sostituito Romano Marinelli. Iovenitti (proprietario dell'impresa CSA) è attualmente socio del club, dopo essere stato per diversi anni sponsor. Il compito di Fabiani è, in primis, il recupero crediti dei vecchi contratti di sponsorizzazione, alcuni dei quali non rispettati. Un lavoro per il quale il dirigente si trova in netta difficoltà, a causa della malagestione societaria degli anni passati e del mancato apporto dei soci di capitali. Il risultato è una nuova crisi economica all'interno del club, l'ennesima. I giocatori, rispetto al passato, hanno fatto sentire la propria voce, anche attraverso proteste dimostrative in campo. Molti giocatori hanno crediti nei confronti della società per stipendi arretrati, come anche alcuni membri dello staff e lo stesso Mauro Zaffiri, che non ha ancora percepito un euro da quando si è insediato. Una boccata d'ossigeno è arrivata con il pagamento di una mensilità proprio alla vigilia di Natale. Ma è troppo poco, soprattutto nei riguardi di una squadra che, nonostante tutto, vince e convince. Non è escluso che dopo le feste qualcuno del gruppo lascerà il capoluogo.
Da anni guardiamo sempre lo stesso film: i soldi non ci sono, gli sponsor non pagano, la crisi è profonda. Come risolvere la situazione? Spesso le società falliscono, in tutti gli sport. Anche se osare anche solo scherzare su un possibile fallimento e conseguente ripartenza con una nuova società sembra essere un'eresia che il capoluogo abruzzese non può accettare. E allora, come spesso è accaduto nelle ultime stagioni, corre in aiuto la politica: più volte negli ultimi mesi il primo cittadino si è prodigato negli appelli e nelle richieste di aiuto, rivolgendosi soprattutto alle imprese che stanno lavorando di più nella ricostruzione, e chiedendo nel settembre scorso addirittura una sorta di tassa di scopo dedicata (anche) al salvataggio dell'Aquila Rugby. Qualche giorno fa l'avvocato Gaetano Isidori, in una lettera inviata alla stampa, ha rilanciato l'appello chiedendo alla città e ai cittadini di creare un 'fondo etico' per il pagamento degli stipendi. Ma davvero la città dovrebbe salvare la malagestione passata di una società, solo per il blasone dei tempi che furono? L'amore per una icona simbolica è un plus sufficiente affinché L'Aquila Rugby sia trattata in maniera nettamente diversa da tutti gli altri club sportivi che soffrono la crisi? Quelli della politica sono appelli disinteressati oppure volti – come negli scorsi anni – a creare esclusivamente consenso, facendo leva sul prestigio e sull'emotività che trasmette da sempre L'Aquila Rugby? Lo scopriremo solo il prossimo anno.

gransasso aIl 2013 sarà ricordato anche per la prima promozione in Serie A della Gran Sasso. La società è molto giovane – nata nel 2001, ha disputato il suo primo campionato seniores nel 2004 – e si è contraddistinta in questi anni per essere, in qualche modo, espressione di un territorio più vasto rispetto al solo capoluogo abruzzese. A dimostrazione di ciò, è diventata nel settembre scorso la 'squadra dei comuni del Cratere', grazie a un accordo con il Coordinamento dei Comuni. Il momento più alto nel 2013 della Gran Sasso è stato raggiunto il 2 giugno scorso: promozione in A del XV di Pierpaolo Rotilio, in una partita epica. Partita dalla sconfitta nell'andata dei play off con i trevigiani del Tarvisium, la Gran Sasso ha ribaltato il punteggio vincendo con quattro mete di fronte ai 2500 spettatori del “Fattori” (foto a destra). La nuova stagione in A (gir. B) è iniziata nel migliore dei modi: al termine del girone di andata la compagine grigiorossa è terza in classifica, a due punti dalla prima. Una sorpresa, considerando l'investimento economico in campo e l'organico senza grandi nomi. Basti pensare che la Gran Sasso è l'unica squadra del girone priva dello straniero. A ottobre, inoltre, è stato finalmente ultimato e inaugurato il campo sportivo di Villa Sant'Angelo. Un manto in erba naturale e un impianto nuovo di zecca, realizzato grazie alla Fondazione Vodafone e diversi donatori procacciati dalla società e dall'amministrazione comunale del piccolo borgo. E' stato dunque, innegabilmente, l'anno della Gran Sasso. Un sogno per il drappello di dirigenti del direttivo di cui, almeno formalmente, fa parte ancora lo stesso Zaffiri. La sfida che lancia al territorio il club presieduto da Loredana Micheli è il mantenimento di quanto di buono realizzato. Il campo sportivo, infatti, necessita di continua manutenzione e il campionato di Serie A è piuttosto esoso. Una sfida che più volte la società, nelle occasioni pubbliche, ha lanciato agli imprenditori del comprensorio.

marzia frattalePer quanto riguarda il settore femminile, dopo l'ottimo secondo posto raggiunto in Serie A (gir. B) nella prima parte dell'anno dall'Aquila Rugby femminile, a fine estate è scricchiolato il rapporto tra il nocciolo duro delle giocatrici neroverdi e L'Aquila Rugby 1936. Dopo qualche neanche troppo velata polemica sui giornali, la compagine femminile si è iscritta alla stagione in corso con la Old Rugby L'Aquila, club delle vecchie glorie neroverdi. La guida societaria è stata affidata a Marzia Frattale (foto a sinistra), imprenditrice e figlia del presidente dell'ANCE Gianni. La famiglia Frattale, proprietaria di Edilfrair (una delle maggiori imprese edili aquilane) ha sposato dunque la causa del rugby femminile, dopo aver trascorso tre anni da main sponsor della Gran Sasso e e dopo una breve ma travagliata esperienza nel CdA dell'Aquila Rugby lo scorso anno. La stagione in corso è più difficile della precedente: dal girone élite è sceso il Colorno, che spadroneggia a punteggio pieno. Conferma d'alta caratura per la Red & Blu Roma, mentre il Benevento si è iscritta quest'anno ed è attualmente terza. Un gradino sotto il podio è classificata per ora la Old, che ha cambiato qualche settimana fa il coach, sostituendo Gianfranco 'Bricco' Di Cristofaro con Umberto Lorenzetti.

Tornando agli uomini, in B l'Avezzano è in caduta libera. E' un 2013 da dimenticare per i marsicani della presidente Sonia Sorgi. Retrocessi dopo una stagione sempre all'ultimo posto, i gialloneri chiudono l'anno in fondo anche al girone D di Serie B, in compagnia del Ragusa. Una discesa libera cui cercherà di porre freno il tecnico Fabio Andreassi, alla ripresa del campionato, il prossimo 2 febbraio. Per quanto riguarda il campionato regionale di Serie C, il Paganica tenterà di nuovo la promozione anche quest'anno, dopo aver fallito a Terni per un soffio il salto in B. Per ora, comunque, i rossoneri guidano il girone. Le novità dal campionato 2013-2014 sono rappresentate dalle nuove iscrizioni di L'Aquila Rugby Neroverde, compagine che annovera tra le proprie fila anche diversi volti noti della palla ovale aquilana a fine carriera, e di Sambuceto / Gran Sasso, squadra che potrebbe quasi essere definita una franchigia, nata dalla collaborazione triennale nei settori giovanili tra la Gran Sasso e il Sambuceto Rugby. Nelle parti alte della classifica di C anche il Cus L'Aquila, che ha inaugurato qualche mese fa il nuovo campo a Centi Colella.

elio tazziLa peculiarità degli universitari, però, è rappresentata dai settori giovanili. Infatti, a fronte di otto società presenti a vario titolo all'Aquila e dintorni, sono poche in proporzione le under attivate quest'anno. Un cruccio cui si dovrà rimediare nell'anno che verrà, soprattutto su un territorio dove c'è un 'indice di densità rugbystica' pari in Italia solo ad alcune delimitate zone del Veneto. In tal senso, non ha problemi almeno per ora il coach della U16 del Cus L'Aquila Elio Tazzi (nella foto a destra, festeggiato dai suoi) che ha avuto l'intuizione di contattare la casa famiglia "Comunità Futura" e avvicinare al rugby diversi ragazzi albanesi. Detto fatto: in poche settimane, squadra composta, colorata e anche vincente, domenica scorsa contro Pescara per 31 a 5. Un'ottima iniziativa per avvicinare i giovani ai valori della tolleranza, attraverso uno sport che fa della cooperazione un principio fondante.

Tra fidejussioni, crisi societarie, ingerenze politiche e problemi di gestione, del 2013 rugbistico vogliamo soprattutto ricordare questo.

Ultima modifica il Venerdì, 27 Dicembre 2013 15:16

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