Martedì, 15 Ottobre 2013 00:07

Biomasse, Commissione ambiente vota contrarietà all'impianto. Servirà?

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L'ennesima pagina di una vicenda che sta assumendo, giorno dopo giorno, tratti davvero grotteschi. A qualche giorno dal Consiglio comunale che si era concluso, dopo più di quattro ore di discussione, con la maggioranza che aveva fatto mancare il numero legale al momento dell'approvazione di un documento bipartisan che impegnava la Giunta "ad attivarsi presso gli altri enti interessati, promuovendo formali incontri, per valutare ogni opportunità, nei limiti di legge e in tutela degli enti, al fine di ritirare l'autorizzazione alla centrale a biomasse di Bazzano", stamane si è riunita la II commissione Ambiente e Territorio, presieduta da Enrico Perilli.

Per approvare, stavolta senza sorprese, un ordine del giorno del tutto simile. Ancora tra i banchi dell'assise consiliare, per accogliere gli ospiti invitati: i comitati del 'No al Biomasse', rappresentati dall'architetto Antonio Perrotti, i vertici della Futuris aquilana, la società che ha in progetto la realizzazione della centrale di Bazzano e Gabriele Curci, tra i ricercatori dell'Università dell'Aquila che hanno realizzato uno studio scientifico che dimostra come l'impatto della centrale sui livelli di inquinamento locali potrebbe essere molto più alto di quello indicato dalla stessa azienda nella valutazione presentata agli enti locali.

La posizione dei comitati. Sono state ribadite le posizioni già espresse: Perrotti è tornato a sottolineare che il progetto non è esecutivo, per una illegittimità di forma e di sostanza. L'autorizzazione unica regionale, onnicomprensiva di tutte le competenze, esaustiva di tutti i procedimenti e che dovrebbe avere carattere di esecutività, è viziata. Innanzitutto manca il progetto del teleriscaldamento, nonostante ben due piani regionali vigenti stabiliscano che chiunque costruisca delle centrali per generare energia debba recuperarne il più possibile. Inoltre, considerato che la centrale dovrebbe nascere in zonaB del piano paesistico del fiume Aterno, servirebbe la verifica di compatibilità ambientale di cui all'articolo 8 delle Norme tecniche coordinate del piano vigente. Anche questa procedura non è stata espletata. Infine, sarebbe stato commesso un altro errore clamoroso: nel progetto si vede chiaramente che il locale di stoccaggio delle biomasse è sotto il livello della campagna. Peccato che il Piano stralci alluvione, all'articolo 21 e 22, vieti espressamente di costruire piani interrati in zone alluvionali. Senza considerare l'approvvigionamento di biomasse: la Regione Abruzzo ha approvato 14 centrali che abbisognano di legnatico per oltre 1milione di tonnellate l'anno. I piani di assestamento forestale a livello regionale, però, parlano di 90mila-120mila tonnellate disponibili. E poi c'è la questione della localizzazione, in una zona che non può dirsi più industriale dopo il terremoto del 6 aprile.

La posizione della Futuris aquilana. La Futuris aquilana, al contrario, ha ribadito le sue verità: il 30 agosto 2010, la Regione Abruzzo ha rilasciato l'Autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio della centrale. Tutti gli enti interessati al progetto hanno partecipato all'esame e alla valutazione del progetto e dei suoi impatti ambientali e sanitari, e tutti i 23 enti che hanno partecipato all'istruttoria hanno rilasciato parere favorevole. Inoltre, il Comune ha chiesto alla Regione un riesame completo della procedura autorizzativa e dei pareri e, per tutto il 2011, vi è stato un tavolo tecnico che ha riesaminato tutta la procedura. E gli enti non hanno potuto che riconfermare la piena rispondenza dell'iter, dei pareri e dell'autorizzazione unica alle leggi e la piena legittimità dell'autorizzazione rilasciata nel 2010. In altre parole, a sentire i vertici della Futuris, il progetto sarebbe pienamente legittimo. Tanto è vero che i lavori sarebbero già iniziati.

Al concludersi dei lavori, come detto, la Commissione ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che verrà votato nel prossimo Consiglio comunale, in cui esprime la sua contrarietà alla localizzazione prescelta per l'impianto. L'odg impegna il Sindaco e la Giunta a richiedere alla Regione di convocare una conferenza interistituzionale con Provincia, Parco Nazionale del Gran Sasso e Parco Regionale del Velino-Sirente, Nucleo per lo sviluppo industriale, Asl, Arta e Corpo forestale dello Stato al fine di analizzare tutti gli aspetti emersi per arrivare ad una decisione approfondita e ponderata.

Impegna, inoltre, l'amministrazione attiva ad invitare la Giunta regionale a richiedere agli uffici l'immediata rivisitazione della procedura che ha portato all'autorizzazione unica e alla Provincia di esprimersi attraverso un ordine del giorno analogo. Non solo: si impegna il Sindaco a rivedere il parere vincolante igienico-sanitario se la conferenza interistituzionale dovesse tornare sui suoi passi. 

Servirà a qualcosa? Molto probabilmente no. E qui stanno i tratti grotteschi della vicenda. Sono settimane che il Consiglio comunale, responsabilmente, si interroga su come bloccare il progetto della Futuris. Peccato non l'abbia fatto prima. Sono settimane che la Giunta Cialente, con le parole dell'assessore Moroni in particolare, esprime la sua contrarietà alla centrale. Peccato, però, che dal 2010 ad oggi non abbia fatto nulla per impedirne la realizzazione: nel settembre di quell'anno, l'assessore e il sindaco partecipavano alla conferenza stampa di presentazione della Futuris. Quattro mesi prima, infatti, il Comune aveva dato parere favorevole sia del servizio Ambiente che di quello Pianificazione, nonostante la zona industriale di Bazzano fosse già fortemente urbanizzata e antropizzata. Parere favorevole ribadito qualche mese fa, nel luglio 2013. Con l'amministrazione inconsapevole, ovviamente. Tutta colpa di tecnici e dirigenti comunali. Come non bastasse, tra i banchi delle opposizioni siedono consiglieri che vestono ruoli di amministrazione attiva in seno all'assise regionale e provinciale. Anche loro, fino ad oggi, non hanno mosso un dito. 

Insomma, fuor d'ipocrisia, l'amministrazione conosceva da tempo il progetto e ha dato il via libera. Così come la Regione Abruzzo e la Provincia. Non c'è stata opposizione, non si è inteso consultare la popolazione, non si è tenuto conto dell'impatto di una centrale a biomasse in una zona industriale unica in Italia. Dove sono state costruite delle C.a.s.e., dove ci sono cinema e tribunale, supermercati e biblioteche. D'altra parte, ad oggi, tutti gli strumenti urbanistici adottati classificano l'area di Bazzano ancora come zona industriale. E dopo il rilascio dell'autorizzazione a Futuris aquilana, il comune e gli enti locali hanno autorizzato la costruzione e l'esercizio nella stessa area di due nuove attività industriali, per altro già operative.

Ora, a qualche mese dalle regionali e con i comitati sul piede di guerra, il goffo tentativo di fare un passo indietro, nella consapevolezza che c'è pochissimo da fare. Anzi. L'unica speranza è proprio la cittadinanza attiva: c'è un ricorso pendente al Tar, che dovrebbe pronunciarsi il 6 di novembre, con una impugnativa ad opponendum per sostenerne e rafforzarne le motivazioni. Si sta lavorando, inoltre, ad un esposto alla Procura della Repubblica per omissione in atti di ufficio, ad una denuncia al genio civile e l'intenzione dei comitati è di impugnare anche la proroga concessa in luglio.

Se non riusciranno a dimostrare l'illegittimità del progetto presentato dalla Futuris, alla classe politica cittadina resterà davvero ben poco da fare. Nonostante le tante parole. A meno della decisione della Giunta Regionale di richiedere l'immediata rivisitazione della procedura autorizzativa. Ad oggi, difficile da immaginare.

 

Gli articoli di NewsTown sulla centrale a biomasse di Bazzano


3 ottobre 2013: Centrale a biomasse, la Giunta prova a smarcarsi e Futuris attacca: "Vergogna"

1 ottobre 2013: 'No Biomasse', esposto alla Procura: "Il progetto è illegittimo, va stralciato"

29 settembre 2013: Centrale a biomasse, Futuris: "Andiamo avanti, il no è minoritario"

19 settembre 2013: Centrale a biomasse, prorogato il provvedimento autorizzativo

5 settembre 2013: Centrale a biomasse, studio Univaq: "Effetti inquinanti sottostimati"

4 settembre 2013: Centrale a biomasse, ambigua la posizione della Giunta comunale

23 luglio 2013: Centrale a biomasse, comitati sul piede di guerra. Facciamo chiarezza

28 giugno 2013: Centrale a biomasse Futuris: l'avvio dei lavori sembra imminente

 

 

Ultima modifica il Martedì, 15 Ottobre 2013 18:34

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